Anno VIII - Numero 3/2022
Da “Posgarù. Dialoghi diagonali sul patrimonio culturale e dintorni”,
Bari, Edipuglia 2022
DA MCDONALD’S O DELL’IPOCRISIA
di Daniele Manacorda
Padre – Mo’ mangia composto! Te l’aveva promesso papà che ti portava da McDonald’s, ma mangia composto!
Figlio – E’ che mi schizza la salsa dal panino!
Padre – E lo so. Pure a me. Guarda tu’ madre, lei come mangia pulito…
Madre - Grazie, le salze non l’ho prese io…hamburge, inzalata e panino…
Padre – Sai che ti dico? a me ‘sta roba piace, ma l’unica cosa che non mi piace è il pane, me sembra proprio finto!
Madre – Sì, ciai raggione, però è morbido… non sa di niente… casomai è un po’ dolciastro… attento con la coca, che te fa la schiuma, Massimilià!
Padre – Ma tu solo acqua? e pure liscia?
Madre - E dai, ce lo sai che le bollicine nun me piaciono, no? e mo’ famme godè ‘sta cena, ‘na vorta tanto che m’hai portato a cena fori!
Padre – Ok, ok. Manco avemo pagato tanto… c’è spazio pure per un caffè… due caffè…
Madre – Senti, a me me prendi il dolce, il caffè nu lo vojo… L’anno scorso m’aricordo che era proprio cattivo e il caffè ha da esse bbono, sinnò che lo piji a fa’? lo dice pure Manfredi…
Padre - Lo diceva, poraccio, è morto, no? e pure da parecchio!
Madre – E’ vero, ciai raggione! a me me stava simpatico! ma mo’ chi la fa’? Proietti? me sto a sbajà?
Padre – Boh, non mi ricordo… a Massimilià, hai visto che papà te l’aveva promesso?! Sai che mo’ ne aprono uno più vicino casa?
Madre – Vicino?! dice che lo aprono a Caracalla!
Padre – E vabbè, da Ostiense quanto ce mettemo?
Signore accanto – Non ci speri troppo, anche tu ragazzi’, mi sa che hanno bloccato tutto!
Padre – Vabbè, ma qui da noi prima bloccano, poi sbloccano, poi aribloccano… ma tutto, mica solo i ristoranti… Ma chi l’ha bloccato? la sindaca o i carabinieri?
Signore accanto – La sindaca… il ministro… le anime belle, e pure quelle così così…
Padre - Oddio, e chi so’ ste anime belle?
Signore accanto – Chi sono? i benpensanti…, cioè quelli che ai tempi miei, io ormai i settanta l’ho passati, li chiamavamo i benpensanti, quelli che sanno sempre qual è il bene e il male per il mondo che ci hanno attorno…, poi loro tanto fanno quello che gli pare…., ma de fori, come diciamo noi a Roma, tutti perfettini…, ipocriti il più delle volte, anche se magari manco lo sanno…
Moglie del signore accanto – E dai, sei sempre il solito! Hanno protestato in tanti, mica solo sindaco e ministro… c’era il gotha della cultura! sei tu che sei bastiancontrario e devi sempre pensarla differente dagli altri! Se hanno protestato tutti, un motivo ci sarà, no?
Signore accanto – Ma li hai letti gli articoli sui giornali?!
Padre – Io ‘sta storia l’ho un po’ sentita in televisione, ma non è che ci ho capito tanto. Ho capito che dovevano apri’ un McDonald’s lì sulla Colombo…, passato Caracalla, ma poi se so’ messi tutti a strillà… ma è normale, no? non è sempre così?
Signore accanto – Purtroppo sì, signore mio…
Moglie – O per fortuna…, che c’è ancora qualcuno che ci sta appresso alla difesa delle poche cose rimaste belle, e intatte di questa povera Roma sfasciata!
Signore – E come no? ‘sta stupidaggine l’ha tirata fuori un assessore, un consigliere… un non so chi, che là secondo me non c’è stato mai…oddio…. ci sarà passato chissà quante volte in macchina, visto che è all’inizio dell’autostrada… e diceva, oddio oddio! una delle poche aree del centro di Roma ancora sane! …un McDonald’s! …si sarà fatto il segno della croce!
Madre – Che autostrada? ma non stamo a parla’ de Caracalla?
Signore – Be’, è proprio lì che comincia la Colombo, quattro corsie, uno sfascio…sa quando l’hanno fatto quello sfascio? al tempo del Duce, perché la Terza Roma si doveva espandere sugli altri colli, all’Eur eccetera… Lì era tutto vigne e orti e tombe antiche… Mamma mia ancora se lo ricordava… un casino, peggio di un bombardamento hanno fatto… e oggi, appena lì, ingrani la quarta poi la quinta e via… “un’area ancora sana”, ma ‘ndo’ campa quello!
Moglie – Ecco! E subito cominci a riscaldarti…, non sai discutere pacatamente…
Signore – Mi riscalderò pure, ma tu li hai sentiti quelli, all’unisono, sembravano qui quo e qua: “una indecenza da evitare a tutti i costi”, bisogna “scongiurare lo scempio”, “non violate Caracalla”… impedire la “sconfitta della civiltà”… c’era da vomitare a sentire le reazioni di questi ipocriti. “Una cosa in totale contrasto con la storia archeologica di Roma”!
Moglie – E ricominci. Ammetti che un po’ di ignavia e di incompetenza in questa storia ci sarà pur sempre stata… se no non cominciava lo scaricabarile con accuse, controaccuse e il solito siparietto…
Signore – Questo non lo so, parliamone, ma francamente sentire il pezzo grosso che dice “trasecolo”…. è veramente, grottesco… quell’altro, che non è neanche scemo: “Quel fast food contrasta con la storia di Roma!”. Ma ‘sta gente dove vive, a Miami?
Madre – Tra che? che sarebbe trasecolo, Giampa’?
Signore – Trasecolo, signora, come a dire: ‘mamma mia, che schifo, non ne sapevo niente… aiuto aiuto… e mo’ che famo?’.
Padre – A me me pareva ‘na cosa bona. Ma mica pe’ gnente… mica per niente, ma una volta che stavo in macchina con un amico mio, lì alla FAO, ci volevamo prendere un caffè, ma non voleva attraversa’ viale Aventino…e io gli ho detto, vabbè, fai la passeggiata e se lo prennemo lì da qualche parte…. lo sa, signore mio, ‘ndove l’avemo trovato un bar pe’ fasse un caffè, lo sa?
Signore – Sì, che lo so: a Quo vadis!
Padre – Dove? ma lei sta a scherzà!? A Piazza dei Navigatori! Sa quanta strada a’mo dovuto fa’? l’ho calcolata sul telefonino: quattro kilometri, e pure abbondanti! manco un bar, gnente!
Signore – Aspetti, che m’ha dato una buona idea… voglio vedere Circo massimo Quo vadis …
Madre – (A Giampa’, ma che è sto quovadis? ando’ sta?)
Padre - (Nu’ lo so… poi magari ce lo dice…)
Signore – Ecco… comunque ha vinto lei, Circo massimo Quo vadis mi dà 3 kilometri precisi… sa dov’è no? passate le mura, che c’è la discesa, dopo il fiumicello, prima del bivio…a destra, c’è un baretto… per carità, caratteristico, ma arrivace! … Perché, mio caro signore… ma mi scusi, io l’ho interrotta, che state in famiglia…
Padre – No, no… gliel’avevo promesso a mio figlio che ce lo portavo da McDonald’s, che piace a lui, ma veramente piaceva pure a mia moglie e a me…
Madre – Ma no il caffè, però… a meno che non hanno cambiato…
Moglie – Ha ragione, signora… la penso come lei. Noi ci veniamo proprio di rado, ma a me ogni tanto le ali di pollo fritte e queste cose qui un po’ pesanti… che le devo dire… non si può stare sempre a dieta…e poi le confesso una cosa, che a me la Coca Cola m’è sempre piaciuta e in questi posti qui non è che uno può andare a cercare il vino di qualità, no?
Madre - Che lui la sbatte e la fa uscire tutta fuori dalla lattina… Massimilià, stacce attento, mamma te l’ha già detto!
Signore – Signore caro, sa qual è il problema… per carità! come la vedo io… mia moglie è un’anima bella, ma per fortuna è anche bella lei, no?
Moglie – (Stronzo).
Signore - …il problema è che cascano tutti dal pero, o fanno finta… perché poi i politici li conosciamo, no? stiamo parlando di un’area, che come diceva giustamente lei, è totalmente priva di servizi…per loro sarà un bene, chissà? parlano, ma forse non ci sono andati mai… Lei diceva niente caffè, ma la sfido a trovare una fontanella (ce vole la mappa del tesoro!), a meno che non s’affida al chiosco dei Tredicine, li conosce no? quelli che fregano ai turisti tutto quello che gli possono fregà con quei prezzi che fanno, da monopolio… eh già, ci stanno solo loro! evidentemente alle anime belle gli piace così!
Moglie – E’ inutile che fai lo spiritoso. Quello dei Tredicine lo sai meglio di me che è un problema annoso…
Signore - E pure quello della mancanza d’acqua “all’ombra di Caracalla” patrimonio dell’umanità! O ipocriti o stupidi…a Napoli direbbero che “tengono ‘a testa pe spàrtere i rrecchie!”
Madre – Che vo’ di’?
Signore – Vuol dire, signora, che la testa ce l’hanno per separare le orecchie una da una parte e una dall’altra, ma il cervello non c’è. Su questa storia del McDonald’s ho sentito e letto veramente una messe di stupidaggini, che a Roma si direbbe in altro modo… vero cara?... E comunque, non solo niente acqua se hai sete, ma neanche i cessi!
Moglie – Ma caro, puoi parlare un po’ più da persona educata? e dai, non è il caso…
Signore – Certo cara, dicevo i water closet…
Padre – No, ma avevo capito: davero nun ce stanno i bagni?
Signore – No… quelli ci sono…: ci sono le terme!!! pure caldi! Scherzi a parte, no che non ci stanno! Se vuoi pisciare o paghi il biglietto alle Terme di Caracalla, oppure ci sono tanti alberi, noi maschi pisciamo contro i tronchi, e che c’importa? le signore hanno i cespugli, tanto per gradire, e che problema c’è?
Moglie – Ma Alfredo, perché devi essere così caustico e villano?
Madre – Aoh, lo sa che cià raggione? là a Caracalla ‘na vorta ho visto ‘na famija de turisti… boh, inglesi, cor cappelletto, tutti in fila, padre e quattro regazzini, in fila a scaletta… tutti che la facevano dietro l’alberi e la madre che aspettava, porella, e me so’ pure detta, ‘e quella poraccia ‘ndo’ la fa?’.
Signore – E infatti. L’ha sentita la sindaca, o chi era? insomma, uno di quelli… “ne va del decoro e dell’immagine della città!”. Ipocriti!
Madre – (Senti, Giampa’, ma poi st’ipocriti, de preciso, che vo’ dì? uno che se tiene le cose pe’ sé?)
Padre – (No…è uno falso, che dice le cose che non pensa e pensa le cose che non dice…’na cosa così)
Signore – E in tutto questo tra prostituzione pure di giorno, che ci sono ancora quelle d’una volta, quelle del tempo di Pasolini…, plastiche, bottiglie di birra, preservativi… pardon profilattici, siringhe, cerchioni d’auto, erbacce e fanghiglie, in questo degrado più totale, che dura da decenni…. se ne escono fuori, signore mio!, che quell’area è di tale pregio paessaggistico e archeologico (manco lo sanno che è stata già sventrata!) che va toccata con delicatezza, con le dovute attenzioni. Il ministro casca dal pero pure lui e ci fa la lezioncina che l’idea non gli piace… perché “il nostro patrimonio cultuale merita di essere trattato bene, in modo dignitoso, con garbo, attenzione e rispetto”. Ma una bomba a questi non gliela mettono mai!
Moglie – Sei davvero insopportabile! Non hai proprio il senso della misura. E poi il compito del Ministro è far rispettare la legge… ci sono anche le tutele paesistiche: come si fa a fare un ristorante davanti alle Mura Aureliane? ci sarà pure un vincolo di rispetto delle mura, o neanche questo ti sta bene?
Signore – Mi sta benissimo! Peccato che davanti alle mura ci parcheggiano da anni le file dei pullman turistici e nessuno mai ha avuto niente da dire. L’ipocrisia di questo si nutre: vede quello che vuol vedere, sente quello che vuol sentire…. C’è un pezzo di città e di strade pubbliche totalmente abbandonato al suo destino, e ora che si tenta di fare qualcosa, tutti scoprono che ‘ohibò, ma non si può’…. Sai che mi ricorda quella storiaccia dello stadio della Roma, che si sono inventati il vincolo di una tettoia di non so quanti anni fa, che se ne sono accorti dopo mezzo secolo che era bella e allora, dàje, usa la bellezza per bloccare qualunque cosa, sempre e comunque…
Moglie – Ma che dici? la soprintendente ha fatto benissimo a stoppare quella cosa… e se una architettura merita di essere tutelata, ha fatto bene a dirlo e a farlo…
Signore – Eh già, peccato che quella architettura stava abbandonata là dal tempo del cucco e questa lilla lilla lo scopre adesso che andava tutelata… e prima no? perché l’hai lasciata andare in malora?! Lo capisci allora perché Renzi diceva che la parola soprintendente era la parola più brutta che aveva sentito dire quand’era sindaco a Firenze? Avrà sbagliato, certo! ma te le tirano proprio fuori ‘ste cose!
Padre – A me dello stadio della Roma non me ne frega niente perché il calcio non l’ho seguito mai, a me piace la Formula 1, quella sì…. Ma Massimiliano, lui sì, è cuore giallorosso, anche perché je l’ha imparato il nonno. Ma mica l’ho capito se lo vojono fa’ oppure no… lì me sa che è tutto un magna magna.
Madre – Ma sarà un magna magna pure co McDonald’s no? aoh, stamo a Roma mica a Parigi!
che già a Milano magari è diverso, boh.
Signore – Ma io non credo proprio che ci siano problemi di corruzione e di mazzette, sa? La questione è delicata e saranno stati con gli occhi attenti… Comunque, non mi pronuncio. Il problema vero mi sa che è proprio McDonald’s, l’odiata multinazionale del fast food, che poi, come vedi, qualche volta la usiamo pure noi…
Moglie – Avrebbero potuto darlo in gestione a qualcun altro, no?
Signore – Certo, una volta accettato il principio che dare un bicchier d’acqua, un caffè e un cesso a disposizione non sia considerato attentato alla storia romana e alla sacralità delle sue rovine! Ammesso, se dio vuole, questo, anch’io avrei preferito mille volte che la cosa fosse stata affidata a Eataly o… che ne so?
Padre – Hai capito Loredà, ce doveva venì Eataly, quella che sta vicino a ‘ndo’ stamo noi. Oddio, è un po’ cara, ma ce vendeno anche i panini, mica solo ristorante
Madre – Be’, ce trovi tutto…, caro, sì, ma ce lo trovi…
Signore – O magari un ristorante di qualità, magari stellato…ma poi li avresti sentiti lo stesso: “un ristorante esclusivo, elitario per ricchi!”. Cioè quello dove vanno loro quando non fanno gli appelli e le interviste…
Moglie – Quando fai così sei proprio volgare, non ti sopporto!
Signore – Ci potevi fare un bando per giovani chef, che ne so? poi magari lo vinceva Tredicine… con l’Associazione Giovani Chef Casamonica.
Padre – Ma scusi, io non sto tanto dentro a queste cose, ma se era un privato che voleva fa’ la cosa, mica doveva fa’ un bando co’ tutte le carte, o sbaglio?
Signore – Ma certo, se il mercato è libero e hai l’autorizzazione a aprire un punto di ristoro, lo farai con chi è disposto a fare tutta la trafila… dice che ci hanno messo 5 anni a raccogliere tutte le autorizzazioni, le carte, i timbri… figurati! Senza gli avvocati, i consulenti, gli uffici studi di una multinazionale, e quando scavalli la burocrazia italica e romana?
Madre – Cinqu’anni pe’ fa’ ‘na cosa che poi manco la fanno? Aoh, Giampa’, ce pensi Maurizio? domani che affittava!
Moglie – Maurizio chi?
Padre – No, lei dice Maurizio, quello del bar in piazzetta sotto casa nostra… e col cavolo, scusi…, che ce se metteva…lo sai che spalle devi ave’? e quanto olio pe’ l’ingranaggi?
Signore – Fatto sta che l’unico che ha detto proviamoci è stato McDonald’s, che ci ha il fiato lungo e il sottobosco lo conosce bene, ma se vuole vola più alto e tratta più in alto, no? Comunque, sai che ti dico? che quasi quasi era davvero meglio che lo faceva McDonald’s, perché quelli come loro avrebbero avuto addosso… avrebbero, perché mica che è finita… gli occhi di tutti…, sai i controlli?…, la libera stampa…e per fortuna! e anche le anime belle una mano la potrebbero dare… e così quelli magari, per farsi apprezzare, potrebbero anche migliorare un po’ il menu… era un po’ che non ci venivo, e non è che la qualità sia al massimo…dico sempre all’interno del genere fast food…. Ma te che le anime belle le conosci da dentro…
Moglie – Spiritoso rompicoglioni!
Signore – Sì, vabbè, secondo te è il ristorante in sé che non va bene o è perché è McDonald’s? la cosa cambia, no? sempre ideologia è, ma sono due ideologie distinte: una quella del bello sacro e santo, l’altra quella del brutto e cattivo.
Moglie – Quando fai il filosofo ti darei una medaglia… Se vuoi sapere come la penso: male il ristorante e malissimo McDonald’s. Nasce tutto da una idea sballata, a due passi dalle terme di Caracalla, che poi d’estate c’è anche il Teatro dell’Opera…
Madre – Dice che è bellissimo, ma che costa una tombola, anche i posti quelli peggio: roba per americani e giapponesi, è vero? lei c’è stata mai, signora?
Moglie – No, io no, noi abbiamo l’abbonamento all’Opera, ma non a quella di Caracalla… non sono grandi allestimenti… Ma insomma, ce la vedeva Traviata mescolata col BigMac e la Coca Cola con Roberto Bolle, dai…
Padre – Perché Roberto Bolle non la beve la Coca? Boh, tutto po’ esse’…, ma secondo me la beve pure lui..
Madre – Ma magari i medici, per il fisico, un po’ gonfia no… j’avranno detto de stacce attento…
Signore – Ma figurati! perché secondo loro, che dicono ‘ste stronzate…
Moglie – Alfredo, basta! Signori scusatelo, non è sempre così…
Signore –Secondo loro Bolle in camerino nel frigo ci ha solo champagne… “combinazione ho un po’ di champagne…”
Madre – Ma che è Battisti? ma che lo conosce pure lei?
Signore – Glielo ho detto che ho passato i settanta… Se è per questo so pure “Cameriere, champagne!”, ma qui i camerieri non ci stanno, non li vedo… dice che avrebbero pure fatto 50-60 posti di lavoro…
Moglie – Tu pensi a quattro posti di lavoro dequalificato in barba a una delle aree storiche di maggior pregio al mondo, pure patrimonio dell’Unesco! E non capisci quanto è paradossale mescolare sacro e profano… ma non lo vedi il paradosso? che hai studiato a fare? mi sembri coi tuoi discorsi un analfabeta di ritorno!!!!
Madre – (Giampa’, questi stanno a liticà, n’è mejo si se n’annamo?)
Padre - (E perché? Noi non liticamo mai?)
Madre – (Vabbè, ma m’imbarazzo, non so che di’! che vo’ di’ paradossale?!)
Padre – (Non è che te lo so spiega’ preciso…guardatelo sul telefonino,,… fai finta che stai a mandà un uozzap!)… Mi scusi, visto che voi ne sapete sicuro tante più di me, ma ‘sta cosa dell’Unesco, che è, che significa?
Moglie – E’ una importante organizzazione mondiale per la cultura, che ha detto che quest’area è unica al mondo e va protetta.
Signore – Sì, è così, ma in realtà il vincolo Unesco non esiste: l’Unesco è un semplice bollino di riconoscimento… non è né che t’aiuta né che ti dà fastidio… e poi, scusate, se è patrimonio Unesco adesso ve n’accorgete? e tutta quella monnezza!? prima andava bene? Ci risiamo alle solite.
Moglie – “Ci risiamo alle solite…”. Come se per te il fatto che lì sotto ci siano millenni di storia fosse una variabile…
Signore - Una variabile un tubo! Da quello che ho letto hanno fatto scavi, carotaggi, pure con le tecnologie nuove… dice che con il radar capisci tutto quello che c’è sotto…
Padre – E c’hanno capito?
Signore – Hanno capito che, da quello che ho letto sui giornali…, altro non so, che su quell’area, cioè sotto al ristorante dove devono farlo, non c’è niente… oddio, a me mi pare strano, ma magari le cose stanno parecchio sotto… dice che tutta l’area è stata riempita da mo’ con le terre di risulta degli scavi che facevano al Palatino e al Circo Massimo, quando l’hanno tirati fuori… figurati! Con quello che costa il trasporto terre oggi, si capisce pure che l’hanno scaricata lì… all’ombra di Caracalla! E nessuno gli avrà detto niente! si vede che le anime belle non c’erano…
Moglie - Eh già, magari c’era il Duce, che se ne strafotteva della Zona archeologica fatta da Baccelli, Lanciani e tutti gli altri…
Signore – Francamente non lo so quando l’hanno messa quella terra: magari è quella dello sfascio che hanno aperto per la Colombo… quello è del tempo di guerra… della seconda, sicuro, perché era per l’EUR e il ventennale del regime… che poi è andata come è andata.
Madre – Ma quindi è tutta ‘na storia politica, che dice lei?
Signore – Politica in senso stretto, no. Questi… voglio dire i proprietari del vivaio e quelli di McDonald’s, che poi un architetto ce l’avranno pure, no?, hanno pazientemente raccolto per anni i vari pareri, i nulla osta di Tizio e di Caio, a quel che ho letto tutti positivi…
Moglie – Quella del Municipio diceva che ”il municipio non ha possibilità di sospendere i progetti che stanno nell’alveo delle leggi regionali o nazionali”, nell’alveo ha detto: visto come parla pulito? Ma se le leggi sono sbagliate, si cambino, no!
Signore – Ma che devi cambiare? Ho letto male io o non c’è un solo metro cubo in più, l’aspetto dell’area dall’esterno rimane inalterato, a che si devono appigliare? al cambio di destinazione d’uso da commerciale a servizi? se anche quello è regolare… torniamo al fatto che per chilometri e chilometri lì servizi non ci sono… Quasi quasi telefono io all’Unesco. Ipocriti!
Moglie – Adesso ce l’hai pure con l’Unesco?
Signore - Al contrario: gli telefono che vengano a dare un’occhiata! E comunque, senti, comunque uno la pensi, il progetto andrebbe visto nel suo insieme, non ti pare? Da quello che ho capito io sarebbe una riqualificazione complessiva: non solo bar e ristorante, e dio sa quanto ce ne sarebbe bisogno!, non solo ristoro e parcheggio, ma un parco aperto al pubblico con tanto di panchine, che in quella zona lì sarebbero pure una novità perché la storia, secondo quei signori, la devi contemplare stando in piedi, lo sai no?
Moglie - E piantala!
Signore – Perché? Quante ne conosci di panchine da quelle parti, a parte qualche birolla per le puttane? … e comunque poi un’area giochi per bambini, l’affitto delle bici per andare sull’Appia a farsi un giro senza la macchina, gli orti didattici…
Moglie – L’ho visto anch’io sul giornale che McDonald’s diceva che il progetto “non sarà come gli altri”. Figurati! Tutti santi, che verginelle! “Sarà un ristorante soft!”. Te l’immagini la M gialla di McDonald’s sullo sfondo delle terme e delle mura?
Signore – Ma che M e M! in tutta l’area, e mi pare una cosa fatta bene, sono vietate le insegne luminose…
Padre – E uno come lo vede che c’è McDonald’s?
Signore – Lo vede come è ora col vivaio, ci sarà un cartello d’entrata…ma che sono questi i problemi?
Madre – Be’, ce saranno le macchine, no? il via via è sicuro! Be’, pure mo’ c’è…, la domenica qualche volta ce so’ stata… di gente ce ne stava tanta!
Signore – Hanno protestato pure per il parcheggio, come se adesso non ci siano tutti quei bus, che nessuno ha mai detto niente! lì tutti zitti, lì niente Unesco, tutto a posto, Tredicine e parcheggio!
Padre – Ma quella cosa che diceva prima degli orti? che fanno il kilometro zero?
Signore – Questo non credo proprio, anche se glielo avrebbero potuto consigliare: alle anime belle il kilometro zero fa tanto chic.
Moglie – (Stronzo. Che poi la verdura buona te la mangi e ti piace!)
Signore – Signore caro, non gliela so spiegare. I giornali su ‘ste cose qui mica hanno detto tanto, che poi sono le cose di sostanza… saranno serre o orticelli all’aperto, dove magari si insegna alla gente o ai ragazzi a coltivare le piante… l’affitto delle bici per andare sull’Appia a farsi un giro senza la macchina, …vedremo…, se glielo fanno fare! … E poi c’era tutta la riqualificazione della strada abbandonata, di quella pubblica che ci avrebbe dovuto pensare il Comune dal tempo delle Olimpiadi del Sessanta!
Moglie – Riqualificazione! come se un fast food potesse avere questo effetto: semmai il contrario!
Sarai contento che adesso fanno anche un Burger King di fronte al Pantheon per il festival del fast food city fatto di negozi di paccottiglie e di pizzerie e kebab, che hanno scacciato le botteghe tradizionali in ogni angoletto del centro storico, che Roma non sa più neanche come si chiama!
Signore – Ma non lo capisci che è tutt’un’altra cosa!?! Sarei il primo a firmare con le anime belle e pure con quelle brutte contro lo stravolgimento del centro, ma lo capisci che qui stiamo parlando di servizi basilari in un’area verde e storica frequentata da milioni di turisti lasciati allo sbando alle immondizie, in una delle poche aree verdi e vergini nel cuore di Roma, dove di vergini ci sono rimaste solo le mignotte!
Moglie – Basta, mi sono proprio scocciata, ci stai facendo fare una figura davvero impossibile davanti a questi signori!
Padre – Signò, nun ze preoccupi, Massimiliano ‘ste parole le conosce, e le usa pure a scola, anche se su’ madre, e pure io, gli diciamo che nun ze dicono… però, mi scusi, non è che me voglio intromette, ma suo marito un po’ de raggione ce l’ha, almeno da quello che dice…
Moglie – Tanto, signore caro, alla fine è sempre l’interesse pubblico, quello che ci rimette, e invece per me non è sacrificabile, non è più sacrificabile
Signore – Questo si chiama puro riflesso ideologico condizionato… sparate contro la multinazionale nemico pubblico ideale per tutte le alzate di sopracciglio… ma, siccome siete strabici, quelli che colpite sono la gente normale che vuole un bicchier d’acqua, un caffè e possibilmente un cesso!
Moglie – Di nuovo con questa storia! Pensa piuttosto a quanti lesti e silenziosi colpi di penna abbiano potuto cancellare qualsiasi forma di tutela qui come altrove!
Signore – Quando diventi apocalittica almeno sei più umana, così immersa nelle angosce del mondo… quindi, se capisco bene, non ci sono voluti 5 anni per questa bella favoletta, ma lesti lesti all’ombra delle fotocopiatrici e delle macchinette da caffè degli uffici di tutte le burocrazie del regno occhi sapienti hanno gestito la regia di questo grande intrigo a danno della storia di Roma…
Padre – Se è vero quello che dice la signora, almeno c’è ‘na bona notizia: che la burocrazia quando vole se spiccia!
Moglie – Lasci stare la burocrazia che è il problema nel problema…
Padre – Io n’idea stupida ce l’avrei pure: l’autorizzazione, direi, te la diamo, pure senza mazzette, ma tu a tutti quelli che se compreno un cheeseburger je dai un biglietto a metà prezzo pe’ visita’ le Terme di Caracalla…
Signore - Io gli bacerei in fronte. La sua idea non è stupida per niente, è semplicemente degna dell’epoca in cui viviamo. Sa che penso io? che l’opera a Caracalla non sarà magari il massimo,ma da tanti anni fa sì che la gente che le terme non le ha visitate, ci va lì la sera, sente la musica, sta bene, in un paradiso, va via contenta e magari mentre esce si dice: ma io qui di giorno non ci sono venuto mai, perché una domenica non torniamo a visitarle ‘ste terme, hai visto quanto so’ giganti?
Moglie – Questa è la consolazione che ti fai da solo. Il fatto è che, nonostante la lotta che abbiamo fatto contro l’uso improprio per le terme e la loro occupazione da parte dell’opera, non ce l’abbiamo fatta per colpa di quelli come te e di tutti gli interessi che ci stanno sotto e oggi dobbiamo subire zitti e buoni l’affronto estivo dell’Aida con gli elefanti e tutto il resto in mezzo alle rovine antiche, ma con McDonald’s riusciremo a spuntarla|!
Madre – (Ma che dice? Che deve spunta’? le spuntature? io da McDonald’s nun l’ho viste mai!)