Anno VIII - Numero 3/2022
EDITH DZIEDUSZYCKA
VOLTI
VOLTI
Basso e plumbeo
il cielo indifferente
sul serpente che striscia
strada di neve nera
tra ali immacolate
stesa piana svegliata
dagli anelli armati
rombanti lenti carri
che l’un all’altro stretti
ringhiosi arrancano
l’un e l’altro obbligati
a proseguire, lugubri
nella melma fangosa
il balletto dei fiocchi
Chi, giovane, inconscio
nell’angusta prigione
di quei roventi mostri
trema, piange e si chiede
ignaro del percorso
quale è l’orrendo gioco
l’incarico mortale
di cui son portatori
insani, forse costretti
anche loro pedine
all’indegno massacro
Fiori speravano
ingannati fantocci
vanno incontro all’odio
figlio della follia
che il loro braccio armò
per brama di potere
Operazione armata
il nome ormai imposto
come se ricondusse
quell’ipocrito cambio
la cosa ormai in corso
a gloriosa missione.
Contro quell’aggressione
s’è alzato vibrante
un popolo intero
di libertà voglioso.
edith - 5.3.22