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malagorà

LA SETTIMANA ENIGMATICA

“Diario satirico per spiriti liberi”
 

di Riccardo Cochetti
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Grande soddisfazione per il voto finale della Camera che ha consentito, addirittura con un solo voto contrario e sei astensioni, di inserire definitivamente in Costituzione la tutela dell’ambiente, della biodiversità’, degli ecosistemi e degli animali, aggiungendola nell’articolo 9 a quella già prevista, ottenendo l’interesse e il rispetto da parte della Repubblica ampiamente sotto gli occhi di chiunque, per

I più hanno considerato ridicolo il tavolo cui al Cremlino si sono accomodati a distanza siderale Putin e Macron, ma la motivazione andava in effetti ben al di là del ridicolo, se è vero che il Presidente francese è stato tenuto alla larga perché rifiutatosi di sottoporsi al previsto tampone, proprio lui che al riguardo aveva esplicitamente dichiarato di voler rompere le palle ai suoi connazionali con le misure anticovid: sembra infatti che temesse di consegnare per tale via il proprio DNA ai russi, che in tal caso avrebbero peraltro avuto ogni ragione per indignarsi, se ritenuti così tanto nemici dell’umanità da far sospettare di voler addirittura realizzare un suo clone.

Nel prosieguo dell’inchiesta sulla Fondazione Open, la Procura di Firenze ha intanto chiesto di processare Matteo Renzi per concorso in finanziamento illecito, insieme ad altri dieci accusati a vario titolo anche di corruzione e traffico di influenze. Fra gli indagati ci sono gli ex ministri del contado Luca Lotti e Maria Elena Boschi, che babbo Tiziano, in una lettera al figlio appena messa gli atti di uno dei suoi molteplici processi, si è scoperto definisse la Banda Bassotti, e non certo per la statura, se non morale. Secondo l’accusa, a fronte di cospicui finanziamenti alla Open, Lotti avrebbe in particolare favorito British American Tobacco Italia, battendosi per affossare l’emendamento che nel 2017 avrebbe aumentato le accise sulle sigarette, e il gruppo autostradale Toto, adoperandosi ripetutamente affinché venissero approvate dal Parlamento disposizioni normative favorevoli al concessionario autostradale: risulterebbe infatti che ben sette decreti legge votati tra il 014 e il 2017 abbiano determinato un vantaggio economico diretto per Toto.

Quanto all’uso della Fondazione come un bancomat personale, alcuni ritengono che, prima ancora di vergognarsi di preannunciare la presentazione di una denuncia contro i magistrati inquirenti, Renzi avrebbe dovuto vergognarsi della miserabilità palesata nel 2014 nel farsi rimborsare 7 euro e mezzo con la causale “Auguri Natale Quirinale”. Premesso che molto probabilmente anche stavolta per colpe genetiche non riuscirà a dar seguito alle sue promesse, i suoi studi di giurisprudenza non devono comunque avergli lasciato grandi tracce, visto che parlando della presunta denuncia dimostra di ignorare l’esistenza, nel Codice di procedura penale, dell’istituto della ricusazione, previsto allorché per qualche motivo si ritenga che una Procura o un Tribunale non abbiano la necessaria serenità per giudicare l’imputato. Ospite di Vespa a Porta a Porta, ha dichiarato con sornione vittimismo che prima che diventasse Premier la sua era una famiglia rispettabile, mentre ora sembrano un'associazione di gangster, ma qualcuno assicura di aver intravisto nel suo sguardo un lampo d’orgoglio.

In occasione della Giornata del ricordo, istituita per legge nel 2004 in memoria dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata al termine della Seconda guerra mondiale e strumentalizzata dai fascisti annidati in ogni dove in un miserrimo tentativo di farne un contraltare del 25 aprile, il Ministero dell’Istruzione ha emanato una circolare che, dichiarata nell’oggetto niente di meno che come un’opportunità di apprendimento, esplicitava invece un vergognoso e antistorico parallelo tra Foibe e Shoah.

Ben poco da stupirsi, purtroppo, se addirittura il sito del Ministero incredibilmente affidato in via pressoché continuativa negli ultimi otto anni a Dario Franceschini inserisce tra i luoghi della cultura e invita a visitare niente di meno che il Museo sacrario del reggimento “Giovani Fascisti - Africa settentrionale 1940/1943” di Ponti sul Mincio, in provincia di Mantova, che esalta le truppe naziste, la Repubblica di Salò e il colonialismo italiano, dichiarando che il sacrificio della vita per l’Italia non conosce distinzioni politiche.

Dimenticando insieme a troppi altri princípi che la prima delle cinque stelle del Movimento è rappresentata dalla difesa dell’acqua pubblica, peraltro sostenuta in Italia da 26 milioni di voti nell’apposito referendum del giugno 2011, l’azzimato Ministro degli esteri ha lanciato la candidatura dell’Italia a ospitare, nel 2024, la decima edizione del Forum Mondiale dell’Acqua, un’iniziativa del Consiglio Mondiale dell’Acqua, vale a dire un organismo privato che rappresenta quella lobby di aziende multinazionali dell’acqua che mira alla sua totale privatizzazione. Il Custode

Ministro Cingolani si è trattato di una giornata epocale, dichiarazione che non poteva assolutamente stupire i tanti che lo accusano di dedicarsi con insistenza a roboanti annunci senza alcuna ricaduta concreta, salvo quelle contraddittorie e nocive. Nella stessa occasione, con la nuova formulazione dell’articolo 41 è stato invece sancito che la libera iniziativa economica privata non potrà d’ora in avanti porsi in contrasto con l’ambiente, alla stessa stregua di come le è stato finora fermamente impedito con ogni mezzo di svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da

la cultura, lo sviluppo e la ricerca scientifica: secondo il

recare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana.

generale del Sacro convento di San Francesco in Assisi, città deputata a ospitare il Forum, ha opportunamente chiesto di evitare nella circostanza di utilizzare il logo e ogni menzione del Sacro convento, della Basilica di San Francesco e della comunità dei Frati minori conventuali, volendo evidentemente evitare qualsiasi coinvolgimento in una manifestazione che potrebbe a ben vedere comportare lo stupro di Sorella acqua.

Sembra un argomento da addetti ai favori, ma il più recente caos nei 5Stelle sembra essere stato provocato con malevola astuzia da chi ha utilizzato la pur incredibilmente lecita pratica di ricorrere, tra i circa 160 tribunali italiani, a un Giudice noto in partenza come territorialmente incompetente, ma ritenuto il preferito al fine di ottenerne immediatamente un’ordinanza cautelare, provvedimento che assicura comunque da subito il risultato che interessa, prima che venga invece celebrato il processo di merito presso il Tribunale competente, nel caso specifico quello di Roma, dove ha sede il Movimento, anziché Napoli.

Grillo è prontamente sceso a Roma per un vertice con i vari cocci del Movimento, dichiarando che viene spesso utilizzato come un condom per proteggerlo, e nessuno se ne è potuto ovviamente sorprendere, considerando il tipo di teste che abbondano là dentro: l’ex reggente Crimi si è a tale proposito improvvisamente ricordato di non aver segnalato a Conte che già il regolamento del 2018 prevedeva la legittima esclusione dal voto online dei militanti con meno di 6 mesi di iscrizione.

Deceduto il virologo Luc Montagnier, che nel 2008 aveva condiviso il premio Nobel per la medicina con la collega Françoise Barré-Sinoussi per aver meritoriamente scoperto il virus dell’AIDS, che, per smentire coloro che hanno stoltamente interpretato le sue recenti prese di posizione no-vax come un delirio geriatrico, già l’anno successivo affermò potesse sparire in qualche settimana seguendo un’alimentazione ricca in antiossidanti, così come in seguito riuscì a sostenere con altrettanto rigore scientifico che l’autismo si può curare con gli antibiotici e che la papaia fermentata è un rimedio al Parkinson.

Nel corso della conferenza stampa che ha seguito il CDM sulla riforma della giustizia, della quale Mattarella aveva chiesto una sollecita definizione, Mario Draghi ha inteso vantare sullo spinoso tema la raggiunta unanimità, termine di cui bisognerà quindi provvedere ad aggiornare il significato, considerato che tutti i presenti hanno invece immediatamente rivendicato le mani libere sugli emendamenti in sede di discussione parlamentare: Forza Italia ha addirittura ottenuto di far oscenamente allegare al verbale della seduta tre pagine di emendamenti che proporrà per modificare quanto lì invece approvato in tema di separazione delle carriere. Anche rispetto alle norme altrettanto unanimemente condivise in quella sede circa l’elezione dei membri da mandare al Consiglio superiore della magistratura dopo che la Ministra Cartabia aveva scartato il cosiddetto sorteggio temperato, il medesimo potrà beneficiare in Parlamento di inedite e trasversali alleanze, in grado di ribaltare la scelta governativa e dimostrare la debolezza delle fondamenta di Palazzo Chigi in questa fase ormai già evidentemente preelettorale.

Quanto a un suo futuro in politica, il Premier lo ha escluso con fin troppa astiosa risolutezza, evidenziando secondo alcuni la massima disistima nei confronti delle forze politiche, offrendo perciò una rarissima occasione per potergli esprimere una qualche solidarietà.

Il Senato ha intanto finalmente approvato il decreto Covid sulle restrizioni di dicembre, ma significativi strascichi ha lasciato l’approvazione di tre emendamenti che hanno visto l’esecutivo soccombere, dopo aver dato parere contrario, in quanto approvati con una larga maggioranza da Lega, 5Stelle e Fratelli d’Italia: non è invece ignominiosamente passato il provvedimento che avrebbe dovuto deliberare i ristori in favore delle famiglie dei 369 medici finora morti per Covid.

Tra Palazzo Chigi e mezzo arco parlamentare si è invece aperto un aspro scontro sulla vicenda dei crediti fiscali legati ai bonus edilizi e al Superbonus 110 %, poco sobriamente definita dal Ministro dell’economia, nomen omen Franco, la truffa più clamorosa della storia della Repubblica, che a detta del Direttore dell’Agenzia delle entrate Ruffini sarebbe sin qui ammontata a 4 miliardi e mezzo sui 38 di crediti ceduti , grazie a operazioni messe in piedi da società fittizie su lavori inesistenti. Al di là dell’acclarato aspetto truffaldino, sin dall’inizio avrebbe peraltro dovuto stupire parecchi la consentita opportunità di apportare esorbitanti e spesso voluttuarie migliorie agli immobili privati a spese della fiscalità generale.

In previsione dell’odierna giornata di esame dei quesiti referendari da parte della Corte Costituzionale, il neo Presidente Giuliano Amato ha improvvidamente dichiarato che bisogna evitare di cercare ad ogni costo il pelo nell’uovo per buttarli nel cestino, dimostrando un approccio al compito altamente rigoroso e professionale, come se peraltro in precedenza il suddetto pelo, che secondo alcuni suoi detrattori lui ha invece sempre esibito sullo stomaco, possa essere stato il criterio giuridico seguito dalla più alta Corte.

Incomprensibilmente non tutti ne sembrano soddisfatti, a cominciare da un’informazione drogata di drammi e sciagure, ma con l’avvio già pianificato del ritorno alla base delle truppe russe al termine delle manovre in prossimità del confine ucraino sembra essersi disinnescata quell’ipotesi di guerra che la battente propaganda occidentale, con tanto di allerta sull’invasione prevista per domani 16 febbraio dall’intelligence statunitense, fresca reduce dal successo delle proprie previsioni sull’Afghanistan, mirava da giorni a trasformare in profezia autoavverantesi: sembra addirittura passata sotto silenzio da parte dei media occidentali la richiesta dello scettico Presidente ucraino Zelensky di poter avere informazioni attendibili riguardo alla soffiata, ovviamente non pervenibili. Sembra incredibile, ma dovrebbero essere considerati veramente troppi più del sopportabile coloro che lamentano le attività di truppe nazionali entro il confine del proprio territorio e considerano invece del tutto normale quella di soldati di ogni provenienza e forniture massicce di armamenti in territori stranieri in giro per il mondo, compresi ovviamente i 160 istruttori militari della Guardia nazionale che gli Stati Uniti mantengono disinteressatamente di stanza proprio in Ucraina.

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