top of page
images.jpg
Per la Critica

GUALBERTO ALVINO

POESIE

images.jpg

De gauche à droite

 

temo che la faccenda si complichi più del dovuto

il nostro ne converrai è lavoro da braccianti badilanti

si suda bestemmia letica coll’acqua sputazzi dietroporta

non rispondi al figlio che chiama fosse mai nato

tendendo la corda da tomo a tomo se ne va sull’eureka

d’una paroletta sbagliata ballonzola si tuffa

si riaccende s’affioca nel giochetto novo senza te

strilla maestri come l’aiutobibliotecario appena

ci scorge nel lato corto del giardino pensile ma dico

maestri di che? sapessero i tarli le ambagi

i varî lacerti che non si parlano ma un filo dev’esserci

basta applicarsi saltare pranzi fumare

il più possibile caffè neramaro a torrenti

ho idea che siamo in tanti nello stesso guado

non meritare il titolo non voltarsi sperando nell’errore

di persona imprescindibile è del resto la forza

risanatrice — Vis Medicatrix Naturae —

che ogni essere vivente possiede

questi poeti santiddio questi cercatori della malora

è più che evidente questi professori

associati dissociati queste performer dalle creste

ricciute labbri secchi senza vergogna le cui poesie certo

non perseguono l’art pour l’art eppure quello

è l’esito che non puoi a meno

di cogliere disinvolta manipolazione linguistica

lacerazione del tessuto sintattico scancellato

ogni segnale di direzione l’azione sovvertitrice

vien voglia di torturare massacrare mozzare

spegnere e mettersi a parlar d’altro

o non parlare affatto spegnere soltanto

smorzare proprio tutto sia da pietà tocca

essemplo etterno

qui importa precisare la nequizia di colei

per cui tutto ciò avviene sia come le piace

mal mio grado vorrei tuttavia soggiungere

vita bastamente comoda sin da sua apparsa

salvo trasgredir norma e fu finimondo

lei la becera l’immonda la sozza fiato di giglio

torniamo qui fra segni che non hanno aria di segni

se il testo cessa d’esser chimerico allora sì ma

è necessario esplicitarne le fasi comma

per comma le cose vanno diversamente quando

ciò che domanda d’esser compreso è compreso

almeno in parte

almeno quello

tutt’al più pare simula camuffa quando

nel boschetto la sbatté al tronco l’accecò

e disse trovami

per altri la borsa ma per lui

mettre en texte il chiodo fisso del mattino

velut in arcem scrutando il pacco delle nuvole irregolari

viene a luce un fatto di gran rilievo vale a dire

la santissima s(c)emenza del mondo

i brusii che fa la serpaia di carne da che

ti sgrovigli in un balzo per piombare

con esquisita minuzia

nella paradossografia antica e medievale

dentro l’impresistica secentesca come

fossero luoghi ricordi sapori

ciò che è più probante

gli uni rispetto agli altri

sed de hoc satis

esta è bassa poetria de maledicto

philologo et huomo

 

* * *

 

Codices inutiles

 

be’ no la faccenda è diversa

si tratta fondamentalmente di una congettura

sin da una prima letta risulta infatti evidente

l’emendatio ex ingenio causa copista sciatto sciagurato

ci sono a volte codici non descripti che però

si rivelano di nulla utilità e allora si cena asciutto

non si cena neppure si dorme poco e male

urge spogliare i mss operare con criterî di sana empiria

tutto il lavoro è evidente fu condotto

con scarsa diligenza tanto da lasciar guasti

alcuni luoghi che si sarebbero potuti

benissimamente correggere con poca spesa

gettandovisi a tutt’uomo s’intende

balzi du même au même

press’a poco il testo volgato

ma dove sono avvenuti gli scolorimenti e le rasure?

nella scrittura negli ornamenti

nelle rubriche

nel colofone

l’originale di questa raccolta si teneva perduto

prima che per puro caso gli venisse a mano il ms

è solo il testo di confronto per far ordine

nella congerie delle varianti il rimedio

per medicare un luogo corrotto quando non

sia possibile ricorrere a una lezione tràdita

gli s’afforza la convinzione che

il membranaceo sia il libro più solido

di tutta la storia i margini esterni e quelli

dell’intercolunnio sono sempre proporzionali

stabilire se prima della cosa la parola o ecc.

è ponzar soverchio e sottile

per consolazione propia

giusto a passar maninconia

stenebrare i misteri

tutto dipende da una mera combinazione d’accidenti

dove a e ba s’equivalgono s’accartocciano

 

* * *

 

Canzone per andare in maschera

 

sciolgo la maggior parte delle abbreviazioni

fuorché le più comuni sempreché non intervengano

impedimenti si distingue u da v

alle abbreviazioni così mantenute riconduco

per uniformità varianti di minimo vaglio

è stata segnata l’apocope nelle seguenti occorrenze

lascio inalterate le formule dell’inscriptio

e quelle finali di saluto solo

se le abbreviazioni non dànno adito a dubbî

modernizzo accenti apostrofi cifre

conservo le forme in tio tia la congiunzione et

l’h etimologica e paraetimologica i plurali

in i geminata rendo con ae oe la e cedigliata conservo

l’iniziale maiuscola nei nomi

e dei mesi e dei giorni

degli organi delle cariche pubbliche

degli ordini religiosi dei titoli

nobiliari e di chiesa ma rendo

sia chiaro sempre minuscoli d’altro canto

quando di fronte a cruces non so suggerire

integrazioni o interpretazioni ìndico con 3

puntini e un interrogativo tra quadre

i passi fisicamente perduti e quelli per me

impossibile determinare quando fosse perpetrata

la spiacevole mutilazione chiudo tra quadre

le congetture e aggiungo

un domandativo fra tonde quando l’ipotesi

non persuade 3 puntini tra quadre indicano

dove certi supplementi marginali furono mozzati

si badi che in corpo minore segnalo

l’esistenza in carattere grasso

sopra i rancori particolari

sia pur cadendo in inesattezze parecchie

dal posto in cui vengono a trovarsi

detti segni di richiamo

aggiunti a margine o in sopralinea

non sprovvista neppure essa di rabeschi

quantunque più scarsi e semisvaniti

per causa della complicata mischianza

SCIAGURATAMENTE

NON FUMMO

ABBASTANZA

VELOCI

 

* * *

 

Mon triste cœur

 

per giunta perfidi accostamenti dissacratori

sceverar rime reali da apparenti non so come dirlo

prosare verseggiare stesi parlari leggiadretti

e gentili — la vicinità delle pargole

sotto pergola a ora fresca incombente crepuscolo

spogliando codici fabbricando reticoli di suoni

a loro scanto — redarne l’estimo a probationes calami

nobleza y lealtad 100 copie del Poema

per maritar 7 figliuole

lu terzo si è quillo là dovo è deu

lu quale viderauno li iusti luy là visibilimente

colpa di copisti beoti e trascurati

cupidissimi del danaio barattieri artefici d’ogni frode

e miseri noi sviati dal significato allegorico

ancorché bozzo assai più che quadro

altri scempî cadono qui in acconcio

dovendosi infine espropriar ville e terreni

dirimer quistioni circa il corso dell’acque

dissoluzione di una civiltà di una cultura

contro il paludamento del linguaggio

ma la casa cui entro temperatissimo refrigerio

è abbracciata deo gratias

da tenera erba luisa

 

* * *

 

Rethorica novissima

 

illustrare le dinamiche della tecnica definitoria

potrà parere come dire? pratica arborosa

è ben falso che le parole ecc.

la parola può rivelarsi nella sua interezza

niente baccellonerie per carità

l’ordine delle idee deve decidere

l’organizzazione degli articoli

in antico gli storici ritenevano

intercorrano rapporti naturali

tra le espressioni e il loro significato

(poi si pentirono qui ne fa testo il séguito)

lo studio etimologico può far luce sulla storia delle genti

è indispensabile una conoscenza dell’evoluzione semantica

i vocaboli diventano specifici quando si applicano

termini generici a oggetti individuali resta il fatto

inoppugnabile che il significato di una parola

è indipendente dal suo etimo inutile dire

ci aiuta a conoscere la sapienza questo sì

e la poesia celata nelle radici nelle desinenze

a cercare nelle lingue i monumenti

degli abiti remoti e delle credenze

il criterio per distinguere i vocaboli affini

le variazioni di suono e senso

son cosa capitale a conoscere

oh se potessimo scordare le origini tutte

sinattanto che 2 idee si potranno significare

con 2 promiscui lemmi le voci superflue fan confusione

e la confusione è ben sudicia cosa di cui reca l’impronta

la lessicografia de qua diximus

per conoscere le sottili sfumature dei significati

si fa ricorso a lessici grammatiche

memorie storiche epistole commedie proverbî

determinare con cerusica esattezza il valore dei termini

distinguere bastantemente l’obietto

da altro simile nella classe o nel genere

specie alla figlia nata da poco alle lettere

con seni da accendere gelosie omicide spero

non saperti mai a tale stato ridotta

ti vedo giovane e così sempre

ne fa testo l’ombra che proietti

immutata da che col motorino sotto gli archi […]

le voci che presentano la o tonica

sono all’incirca una dozzina tenerlo a mente

tornare alla nomenclatura dell’uso

saper scrivere bar pasticca piccoletto sbracato

in un testo sorvegliatissimo

una pluralità d’accezioni fino a totalmente smarrirsi

ecco qui la scommessa non c’è rimedio

indicare le reggenze sintattiche una via l’altra

rinunziando a pranzi abbracci caffè

este trabajo tiene como objeto de estudio la

 

 

[Da Rethorica novissima, Roma, Il ramo e la foglia Edizioni, 2021]

bottom of page